F.A.Q.

Per quale motivo dovrei donare il mio sangue?
Per un trapianto di cuore servono circa 30/40 sacche di sangue. Per un intervento al rene ne servono almeno 4. L’unica possibile fonte di approvvigionamento è l’uomo. In Italia NON siamo AUTOSUFFICIENTI quanto a sacche di sangue e plasma necessarie a coprire il fabbisogno delle strutture sanitarie e ogni anno moltissime persone (talassemici, leucemici…) continuano a vivere solo grazie alle continue trasfusioni. Ci sembrano motivi sufficienti a pensare di unirsi ai donatori.
Per saperne di più: https://www.avis.it/unisciti-a-noi/diventa-donatore/

Quando l’AVIS seleziona i donatori che criteri segue?
Può donare chiunque abbia un’età compresa fra i 18 e i 65 anni (60, se parliamo di aspirante donatore) e abbia un peso corporeo non inferiore ai 50 kg e goda di generale buona salute. Il candidato verrà sottoposto a un colloquio e a una visita da parte di un medico del CT dove si recherà . Oltre alla visita, verrà sottoposto a un elettrocardiogramma e a un prelievo di sangue per effettuare le analisi del caso. Questi accertamenti sono gratuiti.
Per saperne di più: https://www.avis.it/donazione/la-donazione/

Donare sangue fa male?
Per un adulto sano che si sottopone regolarmente alle valutazioni di idoneità, la donazione non comporta alcun rischio. I controlli sulla salute del donatore vengono effettuati dal personale del CT ogni volta che si va a donare. L’intervallo tra una donazione di sangue intero e l’altra non è inferiore a 90 giorni. La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 per gli uomini e a 2 per le donne.

Donare sangue non fa male alle donne che sono già soggette alle perdite dovute al ciclo mensile?
Le donne in età fertile vengono tutelate imponendo loro un massimo di 2 donazioni all’anno di sangue intero. Il monitoraggio costante dell’emoglobina e del ferro assicurano la salvaguardia della salute delle donatrici. Alle donne con peso compreso tra i 50 e i 55 chili, viene consigliata la plasmaferesi.

Ho fatto una scelta alimentare vegetariana o vegana: posso comunque donare sangue?
La dieta migliore per un donatore resta sempre quella in cui si mangia un po’ di tutto, pur limitando il consumo della carne, in particolare rossa. Tuttavia non è impossibile stare bene – e dunque poter essere donatori di sangue o plasma – anche seguendo regimi alimentari come il veganesimo o il vegetarianesimo. L’importante è che queste diete vengano seguite con consapevolezza e magari con la consulenza di un professionista che sappia indicare quali alimenti assumere per non andare incontro a carenze alimentari.

Il personale dell’AVIS viene a conoscenza dei risultati delle mie analisi?
La massima discrezionalità e segretezza dei risultati delle analisi vengono garantite dal segreto medico e dalla legge sulla privacy.
Per saperne di più: https://www.avis.it/unisciti-a-noi/diventa-donatore/

Perché è importante la prenotazione?
Il ricorso alla prenotazione telefonica o per SMS consente ai CT una più efficace programmazione della raccolta del sangue. Se adoperiamo il servizio di prenotazione, rendiamo più difficile lo spreco di sacche di sangue – che ovviamente hanno un tempo di conservazione ridotto – e la gestione anche delle situazioni di eventuali emergenze.

Cos’è la donazione di plasma?
Il plasma è la parte liquida che compone il sangue. Oggi è possibile effettuare un prelievo mirato (aferesi), ovvero una donazione di solo alcuni componenti del sangue, come il plasma. Grazie a particolari macchinari, il sangue viene centrifugato, trattenendo il componente ematico necessario e restituendo il resto al donatore.
Per saperne di più: https://www.avis.it/unisciti-a-noi/diventa-donatore/

Con quale denaro va avanti l’AVIS?
L’Avis è un’associazione di volontari che sostiene economicamente la propria azione con i rimborsi, stabiliti da un decreto ministeriale ed erogati per convenzione con le aziende sanitarie, delle spese sostenute per la promozione della donazione, l’invio dei donatori ai centri trasfusionali e/o per la raccolta diretta delle unità di sangue. Altre fonti di finanziamento sono costituite da contributi di Enti locali e donazioni private.
Per saperne di più: https://www.avis.it/unisciti-a-noi/sostienici/

Ogni anno si parla di carenza estiva. Ma non ci pensano i donatori?
La carenza di sangue nei mesi estivi è purtroppo un dato di fatto, poichè la partenza per le vacanze interrompe drasticamente i consueti flussi di raccolta. Storicamente in Italia, in questi mesi, si rilevano forti contrazioni delle donazioni a fronte di un fabbisogno stabile. L’atto volontario dei donatori abituali non è sufficiente a scongiurare il pericolo della carenza.